Roma Medioevale Moderna

Alla scoperta di alcuni affascinanti monumenti collocabili in questo periodo

Città dalla storia millenaria, Roma è famosa nel mondo per i suoi numerosi monumenti e siti archeologici ma, come altre città che hanno una lunga storia, anche la Capitale ha tanti volti, infatti, con il passare dei secoli ogni epoca vi ha lasciato la sua impronta.

In particolare, passeggiando per la città è possibile ammirare affascinanti monumenti risalenti al periodo Medioevale e Moderno, testimonianza di un passato meno lontano ma non per questo meno interessante. L’itinerario guida il visitatore alla scoperta di alcuni dei più importanti monumenti della Città Eterna collocabili in questo periodo.

La prima tappa del nostro itinerario alla scoperta di Roma Medioevale e Moderna è la Casina del Cardinal Bessarione situata sul tratto urbano della via Appia Antica, che oggi prende il nome di via di Porta San Sebastiano.

Pur essendo compresa all’interno delle Mura di Aureliano, in una zona ricca di testimonianze dell’età repubblicana ed imperiale, la casina rappresenta un inconsueto esempio di Villa rinascimentale extraurbana. Immerso in un suggestivo giardino all’italiana, l’edificio deve il suo attuale aspetto al secolo XV inglobando preesistenti strutture medievali a loro volta poggianti su antiche vestigia di epoca romana. In tempi recenti una serie di restauri ha riportato la casina al suo antico splendore. L’itinerario prosegue con una visita alla Casa dei Cavalieri di Rodi in Piazza del Grillo, il cui complesso architettonico è il risultato di una plurisecolare stratificazione di monumenti sull’area che in età imperiale ospitava il Foro di Augusto. L’edificio era sede del Priorato romano dell’ordine dei Cavalieri di San Giovanni di Gerusalemme, poi chiamati di Rodi e di Malta, i quali vi si stabilirono alla fine del XII secolo edificando la costruzione su antiche strutture romane. Al suo interno la casa è di notevole interesse, in particolare spicca la Sala Bizantina, che custodisce alcuni affreschi del XIII secolo provenienti dall’ormai persa Chiesa di San Basilio.

La tappa successiva è l’Area Sacra di S. Omobono ubicata all’angolo tra via del Teatro di Marcello e il Vico Iugario. L’area, che prende il nome dalla omonima chiesa che sorge sopra le antiche strutture, fu scoperta tra gli anni 1936 e 1937, durante i lavori per la costruzione di un edificio in seguito mai realizzato. Vi sono compresi due templi risalenti ad epoca repubblicana e identificati con quelli di Fortuna e Mater Matuta in base alle fonti letterarie. A pochi passi dall’area si trova Ponte Sisto, il primo ponte realizzato in epoca moderna. Edificato sulle rovine di un antico ponte romano, “pons Aurelius”, dal pontefice Sisto IV della Rovere in occasione del Giubileo del 1475, il ponte è costituito da quattro arcate rivestite in travertino ed è decorato da cinque stemmi papali in marmo.

Infine, l’itinerario si conclude con una visita al Mausoleo Ossario Garibaldino posizionato sul Gianicolo, nella località detta Colle del Pino, dove nel 1849 si svolse l’ultima strenua difesa della Repubblica Romana. Progettato dall’architetto Giovanni Jacobucci ed inaugurato il 3 novembre del 1941, anniversario della battaglia di Mentana, il Mausoleo accoglie i resti dei caduti nelle battaglie per Roma Capitale dal 1849 al 1870. Tra i numerosi caduti che accoglie il sacrario si ricordano: il giovane poeta Goffredo Mameli, autore dell’inno d’Italia, ferito a morte proprio sul Gianicolo nel 1849; l’audace popolano Angelo Brunetti ed i suoi due figli fucilati a Ca’ Tiepolo in Veneto; i patrioti Ciceruacchio e Francesco Daverio, solo per citarne alcuni.

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