Una serie di capolavori assolutamente da non perdere

Architetto, pittore e forse il più grande scultore del XVII secolo, Giovan Lorenzo Bernini, meglio conosciuto come Gian Lorenzo Bernini, è considerato da tutti come il massimo protagonista della cultura figurativa barocca. Le sue meravigliose opere hanno contrassegnato la storia artistica del seicento romano e da lui la Capitale ha acquisito l’aspetto barocco che ancora oggi è possibile ammirare passeggiando per la città. L’itinerario proposto guida il turista tra le vie e le piazze di Roma sulle tracce di Bernini, alla scoperta di alcune delle sue opere più famose.

L’itinerario prende avvio dalla Galleria Borghese ospitata all’interno della Villa Borghese Pinciana, la meravigliosa villa costruita per il Cardinale Scipione Borghese come sede di rappresentanza e come luogo di svago culturale dall’architetto Flaminio Ponzio agli inizi del XVII secolo. Al suo interno sono custodite sculture, bassorilievi e mosaici antichi, nonché dipinti e sculture dal XV al XVIII secolo, frutto del collezionismo del Cardinale. Oltre ad essere straordinaria per la sua magnifica raccolta di capolavori, la Galleria è perfetta nella coerenza del suo insieme decorativo che implica marmi, intarsi, mosaici, stucchi e inserti dell’antico.

Presso la Galleria Borghese si possono ammirare diverse opere del Bernini, tra le quali spiccano: la scultura Capra Amaltea, che probabilmente rappresenta il più antico tentativo dell’artista di realizzare un’opera seguendo lo stile della ricercata bellezza ellenistica; il gruppo scultoreo Apollo e Dafne; il dipinto Autoritratto in età matura, che costituisce, con ogni probabilità, la metà sinistra di un Autoritratto doppio con Costanza Bonarelli; il gruppo scultoreo Ratto di Proserpina, raffigurante il rapimento di Proserpina per mano di Plutone; e il Busto di Scipione Borghese, in cui appaiono già codificati i canoni del ritratto “in movimento”.

Opere di Bernini a Roma
Estasi Santa Teresa d avila
Fontana dei Fiumi

La tappa successiva è la Chiesa di Santa Maria della Vittoria in via XX settembre angolo largo Santa Susanna, la quale offre uno dei più ricchi esempi di decorazione barocca per la ricchezza dei marmi, degli stucchi e dei fregi. Al suo interno la Cappella Cornaro rappresenta un tipico esempio di “bel composto” berniniano, un vero e proprio capolavoro, in particolare per quanto riguarda l’uso sapiente di effetti misteriosi e scenografici di luce celata. L’attrazione principale è lo spettacolare gruppo scultoreo con l’Estasi di Santa Teresa d’Ávila, una delle opere più scenografiche di quelle realizzate da Gian Lorenzo Bernini, in cui l’artista trasforma, in senso non metaforico ma letterale, lo spazio della cappella in teatro.

Proseguendo poi lungo via del Quirinale, si raggiunge la Chiesa di Sant’Andrea al Quirinale, detta anche Sant’Andrea a Monte Cavallo, situata nel rione Monti, di fronte alla Manica Lunga del Palazzo del Quirinale. Costruita tra il 1658 e il 1671 per volontà di Papa Alessandro VII, è la prima chiesa che il Bernini ha realizzato tutto da solo dando piena espressione alla sua visione fantastica dello spazio architettonico. La chiesa è conosciuta anche come la “perla del barocco” per gli splendidi marmi rosa posti all’interno e lo stesso Bernini la considerò la sua migliore opera, infatti, in seguito confessò al figlio: “di questa sola opera di Architettura io sento qualche particolare compiacenza”.

Il nostro itinerario alla scoperta delle opere di Bernini a Roma prosegue nella vicina Piazza Barberini, al centro della quale si trova la spettacolare Fontana del Tritone realizzata dall’artista nel 1642-43. Interamente scolpita in travertino invece del solito marmo, la fontana è espressione della nuova concezione barocca dello spazio, la parte scultorea include ed assorbe completamente la stessa struttura architettonica. All’angolo di via Veneto sempre in Piazza Barberini si trova invece la meno appariscente ma altrettanto deliziosa Fontana delle Api realizzata nel 1644 dallo stesso Bernini. L’acqua ricade in una vasca a forma di conchiglia, dove le api araldiche della famiglia Barberini si posano per dissetarsi.

La tappa successiva è la scenografica e pittoresca Piazza Navona, una delle più belle e famose piazze di Roma. Al centro di essa è possibile ammirare la Fontana dei Fiumi, ideata da Gian Lorenzo Bernini ed eseguita, fra il 1650 e il 1651, dai suoi allievi, a cui si devono le allegorie dei fiumi: il Rio della Plata, il Danubio, il Nilo e il Gange. Accanto a questa meravigliosa creazione è collocata la Fontana del Moro, opera di Giacomo della Porta completata nel gennaio del 1655 con l’aggiunta al centro della possente scultura del Moro disegnata dal Bernini e scolpita dall’allievo Giovanni Antonio Mari.

Il nostro tour prosegue su Ponte Sant’Angelo, dove Bernini nel 1669 disegnò il nuovo parapetto sopra il quale furono collocate dieci statue raffiguranti Angeli che portano gli strumenti della Passione, scolpite da allievi dell’artista sotto la sua direzione. Infine, l’itinerario si conclude nella grandiosa Piazza San Pietro, dove si trova il Colonnato del Bernini, concepito prima in forma trapezoidale e poi, il 17 marzo 1657, nell’attuale forma ovale ultimata nel 1659. All’interno della Basilica di San Pietro è possibile ammirare il Baldacchino, un monumentale impianto architettonico barocco realizzato da Bernini tra il 1624 e il 1633 per segnare il luogo del sepolcro di San Pietro.

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