Un gran numero di splendidi dipinti assolutamente da non perdere
L’itinerario prende avvio dai Musei Capitolini, il museo pubblico più antico del mondo, fondato nel 1471 da Sisto IV. Al suo interno, nella Pinacoteca Capitolina, sono custoditi due splendidi dipinti di Caravaggio: “San Giovanni Battista”, conosciuto anche come Giovane con agnello, che l’artista dipinse nel 1602 per Ciriaco Mattei, una delle figure più in vista della società romana del tempo; e “La Buona ventura”, molto famoso e copiato da parecchi caravaggeschi, realizzato dall’artista nel 1594 per il cardinale Del Monte. Nella vicina Galleria Doria Pamphilj, la più importante galleria di arte antica privata, si possono ammirare: una copia praticamente identica del “San Giovanni Battista”; “Riposo dalla fuga in Egitto”, uno dei capolavori del giovane Caravaggio; e “Maddalena Penitente”, risalente alla prima attività romana dell’artista. Un’altra versione del “San Giovanni Battista” sempre di Caravaggio, ma molto diversa dalle altre due, è custodita presso la Galleria Corsini in Via della Lungara.
A questo punto l’itinerario prosegue con una visita alla piccola Chiesa di San Luigi dei Francesi vicino a Piazza Navona, un vero e proprio gioiello d’arte barocca. Nella Cappella Contarelli, la quinta cappella della navata di sinistra, si trovano ben tre capolavori dedicati alla figura di San Matteo che l’artista realizzò tra il 1599 e il 1602: “La Vocazione di San Matteo”, il “Martirio di San Matteo” e “San Matteo e l’Angelo”. I tre dipinti ebbero un grande impatto facendo diventare il caravaggismo la gran moda tra gli artisti emergenti. Lasciata San Luigi dei Francesi, dopo pochi passi si trova la Chiesa di Sant’Agostino, una delle prime chiese romane del Rinascimento. Al suo interno, nella Cappella Cavalletti, è conservato uno dei più noti capolavori del Caravaggio, la “Madonna dei Pellegrini” detta anche “Madonna di Loreto”, che l’artista eseguì nel 1604 per ordine di Ermete Cavalletti.
La tappa successiva è la Galleria Nazionale d’Arte Antica in Palazzo Barberini, che raccoglie opere di grandi maestri della pittura italiana e straniera, dal XIII al XVIII secolo. Qui si possono ammirare i dipinti: “Giuditta e Oloferne”, che suscitò all’epoca particolare sorpresa a causa del suo realismo e della sua crudezza; il “Narciso”, sublime metafora sulla bellezza e sull’amore; e “San Francesco in meditazione”, proveniente dalla Chiesa di San Pietro a Carpineto Romano. L’itinerario prosegue con una visita alla Basilica di Santa Maria del Popolo, una tra le più belle chiese del centro di Roma. Nella Cappella Cerasi, alla sinistra dell’altare maggiore, si possono ammirare due capolavori di Caravaggio: la “Conversione di San Paolo” e la “Crocifissione di San Pietro”. Le versioni originali delle due opere furono respinte e i dipinti attualmente presenti nella chiesa furono realizzati una seconda volta.
Dopo una passeggiata nel parco di Villa Borghese, l’itinerario continua nella Galleria Borghese, la cui collezione fu definita la più bella del mondo. Al suo interno è custodita la serie più numerosa di tele dell’artista, infatti, vi si trovano ben sei opere di Caravaggio: “Giovane con canestra di frutta”, “Bacchino malato” (probabile autoritratto in veste di Bacco), “La Madonna dei Palafrenieri”, “San Girolamo”, “San Giovanni Battista” e “David con la testa di Golia”, in cui l’artista ritrae se stesso nel volto decapitato di Golia. Infine, il nostro itinerario alla scoperta delle opere di Caravaggio a Roma si conclude con una visita ai Musei Vaticani, dove è custodita una delle raccolte d’arte più grandi del mondo. Qui si trova il quadro forse più monumentale del pittore, la “Deposizione di Cristo”, nonché una delle poche opere di Caravaggio ad aver suscitato l’ammirazione anche dei critici contemporanei.